ANCHE A BOLZANO INSIEME PER ONE BILLION RISING!
“Non c’è rivoluzione senza solidarietà” - Eve
Ensler
Quest’anno la parola d’ordine di ONE BILLION RISING è SOLIDARIETÀ:
solidarietà CONTRO LO SFRUTTAMENTO delle donne, solidarietà CONTRO IL RAZZISMO
E IL SESSISMO ancora presente in tutto il mondo.
Questo lo slogan per
l’iniziativa One Billion Rising 2017 che da 5 anni si celebra in almeno 1000 città del mondo per manifestare
contro la violenza a donne e bambine: un miliardo di voci e di persone che
danzano insieme, un gesto simbolico per rompere il silenzio e per dire ancora
una volta no ad ogni forma di violenza, sopruso, maltrattamento e abuso contro
il genere femminile. Un modo di essere solidali e dare forza alle troppe donne
e bambine che nel mondo, e nel nostro territorio, ancora subiscono le tante
forme di violenza, da quella psicologica a quella fisica, matrimoni forzati e
mutilazioni genitali, vittime da tratta per sfruttamento sessuale o lavorativo,
maltrattamenti e abusi sessuali per arrivare fino al femminicidio.
E la nostra città non può che cogliere quest’invito; la coop. Motus il
centro Antiviolenza della Gea, la Casa degli Alloggi Protetti, l’associazione
La Strada-Der Weg e i Centri Giovani Bunker e Vispa Teresa, insieme al Comune
di Bolzano, invitano la cittadinanza a partecipare ad un flash-mob collettivo
che, partendo martedì 14 febbraio alle ore 17.30 da piazza Università, si
snoderà lungo le vie del centro cittadino sui passi di danza e sulle note
musicali di “Break the chain”, composte da Tena Clark per dire che le donne (e
tanti uomini) vogliono un mondo sicuro e libero da ogni oppressione e per
fermare gli abusi e il dolore, per rompere le catene dalla violenza contro le
donne e le bambine.
In previsione di questo ballo collettivo, vengono proposti 2 laboratori
gratuiti, aperti a tutti, per conoscere meglio il fenomeno della violenza e per
apprendere la semplice coreografia: un’operatrice della Gea, l’associazione che
gestisce il Centro Antiviolenza e la Casa delle Donne di Bolzano, e Sara Rigo
della coop. Motus realizzano insieme mercoledì 1 e 8 febbraio dalle ore 18.30
alle 20 presso la sede di Motus in via Orazio 32/b, i due laboratori che, pur
affrontando una problematica così drammatica, adotteranno un approccio interattivo
e dinamico.
Il Comune e le associazioni coinvolte invitano caldamente gli uomini e le donne della nostra città a partecipare a uno di questi incontri e a trovarci in tanti il 14 febbraio per danzare il rifiuto e la condanna di ogni forma di violenza contro donne e bambine, perché ogni iniziativa su questi temi e ogni atto di ribellione individuale rappresenta un piccolo passo in più verso un mondo futuro libero da ogni forma di violenza di genere!
AUCH IN BOZEN MITEINANDER FÜR ONE BILLION RISING!
“Es gibt keine Revolution ohne
Solidarität” - Eve Ensler
Dieses Jahr ist SOLIDARITÄT das Kennwort des ONE
BILLION RISING: Solidarität GEGEN DIE AUSBEUTUNG der Frauen, Solidarität GEGEN
RASSISMUS UND SEXISMUS, die noch weltweit verbreitet sind.
Dies ist der Slogan für die Initiative One Billion
Rising 2017, die seit 5 Jahren in mindestens 1000 Städten der Welt zelebriert
wird, um gegen die Gewalt an Frauen und Mädchen zu demostrieren. Eine Milliarde
von Stimmen und Personen die zusammen tanzen; eine symbolische Geste, um das
Schweigen zu brechen und nochmals NEIN zu sagen, gegen jede Form von Gewalt und
Missbrauch an das weibliche Geschlecht. Es wird den Frauen und Mädchen, die
noch immer viele Formen der Gewalt erleben Kraft gegeben psychologische und
körperliche Gewalt, Zwangsehen, Genitalverstümmelungen zu überwinden, sowie den
Opfern von sexueller und beruflicher Ausbeutung, Misshandlungen und Vergewaltigungen
bis hin zum Frauenmord Hilfe zu leisten.
Auch unsere Stadt ist dabei; die Koop. Motus, die
Kontaktstelle gegen Gewalt der Gea, Haus der geschützten Wohnungen, der Verein
La Strada-Der Weg und die Jugendzentren Bunker und Vispa Teresa laden, zusammen
mit der Gemeinde Bozen, die Bürger zu einem kolekktiven flash-mob ein. Am 14.
Februar um 17.30 Uhr geht es zu den Musiknoten und Tanzschritten von “Break the
chain” von Tena Clark vom Universitätsplatz, durch die Straßen des Zentrums, um
auszusagen, dass die Frauen (und viele Männer) in einer sicheren und von jeder
Unterdrückung freien Welt leben wollen, Missbrauch und Schmerz vermeiden wollen
und die Fesseln der Gewalt an Frauen und Mädchen zerreißen wollen.
Es werden zudem 2 kostenlose, für alle offene
Werkstätten angeboten, um das Phänomen der Gewalt besser kennenzulernen und um
eine einfache Choreographie zu erlernen: eine Fachkraft der Gea, der Verein der
die Kontaktstelle gegen Gewalt und das Frauenhaus in Bozen leitet und Sara Rigo
der Koop. Motus werden am 1. und 8. Februar von 18.30 bis 20.00 Uhr im Sitz von
Motus, Horazstr. 32/b die zwei Werkstätten realisieren, die diese Problematik
in interaktiver und dynamischer Weise angehen.
Die Gemeinde und die miteinbezogenen Vereine laden die
Frauen und Männer unserer Stadt herzlichst zu den zwei Treffen ein und am 14.
Februar treffen wir uns hoffentlich zahlreich, um gegen jede Form von Gewalt an
Frauen und Mädchen zu tanzen. Jede Initiative zu diesen Themen und jeder
individuelle Aufstand bringt uns Schritt für Schritt einer zukünftigen Welt
ohne jede Form von geschlechtsspezifischer Gewalt näher!
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