martedì 31 gennaio 2017

ANCHE A BOLZANO INSIEME PER ONE BILLION RISING! AUCH IN BOZEN MITEINANDER FÜR ONE BILLION RISING!

ANCHE A BOLZANO INSIEME PER ONE BILLION RISING!


Non c’è rivoluzione senza solidarietà” - Eve Ensler
Quest’anno la parola d’ordine di ONE BILLION RISING è SOLIDARIETÀ: solidarietà CONTRO LO SFRUTTAMENTO delle donne, solidarietà CONTRO IL RAZZISMO E IL SESSISMO ancora presente in tutto il mondo.
Questo lo slogan per l’iniziativa One Billion Rising 2017 che da 5 anni si celebra in almeno 1000 città del mondo per manifestare contro la violenza a donne e bambine: un miliardo di voci e di persone che danzano insieme, un gesto simbolico per rompere il silenzio e per dire ancora una volta no ad ogni forma di violenza, sopruso, maltrattamento e abuso contro il genere femminile. Un modo di essere solidali e dare forza alle troppe donne e bambine che nel mondo, e nel nostro territorio, ancora subiscono le tante forme di violenza, da quella psicologica a quella fisica, matrimoni forzati e mutilazioni genitali, vittime da tratta per sfruttamento sessuale o lavorativo, maltrattamenti e abusi sessuali per arrivare fino al femminicidio.

E la nostra città non può che cogliere quest’invito; la coop. Motus il centro Antiviolenza della Gea, la Casa degli Alloggi Protetti, l’associazione La Strada-Der Weg e i Centri Giovani Bunker e Vispa Teresa, insieme al Comune di Bolzano, invitano la cittadinanza a partecipare ad un flash-mob collettivo che, partendo martedì 14 febbraio alle ore 17.30 da piazza Università, si snoderà lungo le vie del centro cittadino sui passi di danza e sulle note musicali di “Break the chain”, composte da Tena Clark per dire che le donne (e tanti uomini) vogliono un mondo sicuro e libero da ogni oppressione e per fermare gli abusi e il dolore, per rompere le catene dalla violenza contro le donne e le bambine.
In previsione di questo ballo collettivo, vengono proposti 2 laboratori gratuiti, aperti a tutti, per conoscere meglio il fenomeno della violenza e per apprendere la semplice coreografia: un’operatrice della Gea, l’associazione che gestisce il Centro Antiviolenza e la Casa delle Donne di Bolzano, e Sara Rigo della coop. Motus realizzano insieme mercoledì 1 e 8 febbraio dalle ore 18.30 alle 20 presso la sede di Motus in via Orazio 32/b, i due laboratori che, pur affrontando una problematica così drammatica, adotteranno un approccio interattivo e dinamico.
Il Comune e le associazioni coinvolte invitano caldamente gli uomini e le donne della nostra città a partecipare a uno di questi incontri e a trovarci in tanti il 14 febbraio per danzare il rifiuto e la condanna di ogni forma di violenza contro donne e bambine, perché ogni iniziativa su questi temi e ogni atto di ribellione individuale rappresenta un piccolo passo in più verso un mondo futuro libero da ogni forma di violenza di genere!


 




















AUCH IN BOZEN MITEINANDER FÜR ONE BILLION RISING!


Es gibt keine Revolution ohne Solidarität” - Eve Ensler
Dieses Jahr ist SOLIDARITÄT das Kennwort des ONE BILLION RISING: Solidarität GEGEN DIE AUSBEUTUNG der Frauen, Solidarität GEGEN RASSISMUS UND SEXISMUS, die noch weltweit verbreitet sind.
Dies ist der Slogan für die Initiative One Billion Rising 2017, die seit 5 Jahren in mindestens 1000 Städten der Welt zelebriert wird, um gegen die Gewalt an Frauen und Mädchen zu demostrieren. Eine Milliarde von Stimmen und Personen die zusammen tanzen; eine symbolische Geste, um das Schweigen zu brechen und nochmals NEIN zu sagen, gegen jede Form von Gewalt und Missbrauch an das weibliche Geschlecht. Es wird den Frauen und Mädchen, die noch immer viele Formen der Gewalt erleben Kraft gegeben psychologische und körperliche Gewalt, Zwangsehen, Genitalverstümmelungen zu überwinden, sowie den Opfern von sexueller und beruflicher Ausbeutung, Misshandlungen und Vergewaltigungen bis hin zum Frauenmord Hilfe zu leisten.

Auch unsere Stadt ist dabei; die Koop. Motus, die Kontaktstelle gegen Gewalt der Gea, Haus der geschützten Wohnungen, der Verein La Strada-Der Weg und die Jugendzentren Bunker und Vispa Teresa laden, zusammen mit der Gemeinde Bozen, die Bürger zu einem kolekktiven flash-mob ein. Am 14. Februar um 17.30 Uhr geht es zu den Musiknoten und Tanzschritten von “Break the chain” von Tena Clark vom Universitätsplatz, durch die Straßen des Zentrums, um auszusagen, dass die Frauen (und viele Männer) in einer sicheren und von jeder Unterdrückung freien Welt leben wollen, Missbrauch und Schmerz vermeiden wollen und die Fesseln der Gewalt an Frauen und Mädchen zerreißen wollen.
Es werden zudem 2 kostenlose, für alle offene Werkstätten angeboten, um das Phänomen der Gewalt besser kennenzulernen und um eine einfache Choreographie zu erlernen: eine Fachkraft der Gea, der Verein der die Kontaktstelle gegen Gewalt und das Frauenhaus in Bozen leitet und Sara Rigo der Koop. Motus werden am 1. und 8. Februar von 18.30 bis 20.00 Uhr im Sitz von Motus, Horazstr. 32/b die zwei Werkstätten realisieren, die diese Problematik in interaktiver und dynamischer Weise angehen.
Die Gemeinde und die miteinbezogenen Vereine laden die Frauen und Männer unserer Stadt herzlichst zu den zwei Treffen ein und am 14. Februar treffen wir uns hoffentlich zahlreich, um gegen jede Form von Gewalt an Frauen und Mädchen zu tanzen. Jede Initiative zu diesen Themen und jeder individuelle Aufstand bringt uns Schritt für Schritt einer zukünftigen Welt ohne jede Form von geschlechtsspezifischer Gewalt näher!

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